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Quando scegliere un compressore a velocità variabile?

21 giugno 2021

I compressori a velocità variabile, conosciuti anche come inverter, adattano la velocità di rotazione del motore, per produrre l’esatta quantità di aria richiesta, evitando gli sprechi.

 

Un grande vantaggio di un compressore a velocità variabile, infatti, è la riduzione dei costi energetici, contenendo al minimo i picchi di corrente e fornendo aria a una pressione costante e corretta per il lavoro da svolgere. Quando la richiesta d’aria è bassa, il motore della macchina e la vite girano più lentamente utilizzando meno elettricità. Maggiore è la domanda, maggiore sarà la velocità di rotazione e quindi la quantità di aria compressa prodotta.

 

Un compressore a vite a velocità fissa è acceso o spento. Se è in funzione, lavora al 100%, indipendentemente dalla reale necessità di aria compressa.
In genere, una quota compresa tra il 20 e il 40% della bolletta elettrica di un’azienda è dovuta alla produzione di aria compressa. Il compressore a velocità variabile potrebbe richiedere un investimento iniziale maggiore, ma consuma meno energia, adattando la produzione di aria compressa e, di conseguenza, riduce la spesa energetica. Un compressore a velocità fissa è meno costoso in confronto, ma utilizza più elettricità. Un audit dell'aria richiesta è il modo migliore per valutare quale compressore è giusto per te. 

Contatta un esperto per aiutarti a scegliere il compressore a vite a velocità fissa o a velocità variabile ideale per la tua attività.

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